Una scienza più accattivante e comprensibile grazie ad un nuovo metodo didattico è la ricetta suggerita dai ricercatori in Fisica della Materia del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche che propongono – novità nel panorama accademico italiano - attività formative e di aggiornamento per docenti delle scuole, affinché possano presentare ai loro studenti la fisica della materia e le nanoscienze in maniera coinvolgente, affiancando a teoria e modelli, attività pratiche, magari utilizzando in modo intelligente i sofisticati apparecchi elettronici che sempre più frequentemente gli studenti hanno in tasca.
"Una preparazione scientifica mediamente di scarso livello per gli studenti medi-superiori italiani – spiegano gli organizzatori - è il giudizio che ci viene spesso assegnato dalle valutazioni formulate attraverso indicatori internazionali e studi sulla qualità della scuola in Europa. Il metodo di insegnamento e, di conseguenza, il modo che gli studenti hanno di percepire le scienze e di studiarle, rappresenta un elemento rilevante che può cambiare questo trend".
NANOLAB
Educational nanoscience
L'iniziativa è sfociata in NANOLAB, un programma rivolto agli insegnanti di materie scientifiche che fa parte del Progetto Lauree Scientifiche del MIUR, realizzato da alcuni fisici di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l'Istituto NANO del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Modena ed insegnanti del territorio. Lo scopo è di inserire le nanoscienze nei curricula della scuola superiore, formando gli insegnanti alla realizzazione di esperimenti nel campo delle nanoscienze, anche in normali laboratori scolastici, così da introdurre la fisica contemporanea già negli istituti superiori.
"Il principio di fondo di NANOLAB - ha spiegato il dott. Guido Goldoni, fra i promotori della iniziativa - è che le nanoscienze siano terreno ideale per inserire temi di fisica moderna già dai primi anni delle scuole superiori, in modo operativo e non astratto. NANOLAB propone perciò un set di protocolli di laboratorio, facilmente collegabili a temi già trattati nei programmi a partire dai primi anni nel ciclo di istruzione superiore e realizzabili in un normale laboratorio scolastico. Abbiamo seguito criteri di semplicità, economicità, sicurezza e ripetibilità, per permettere agli studenti di studiare e manipolare personalmente la materia alla nanoscala. Ai laboratori abbiamo affiancato materiali, seminari di approfondimento per gli insegnanti e nel 2013 organizzeremo un corso di formazione nazionale che permetterà agli insegnanti di provare i nostri laboratori e aggiornarsi sulle attuali ricerche nelle nanoscienze."
Attraverso videoguide, schede di approfondimento e di laboratorio, software di simulazione, link, tutti disponibili in rete al sito www.nanolab.unimore.it, gli insegnanti vengono guidati verso la realizzazione pratica di laboratori didattici su vari temi della ricerca contemporanea, dai materiali intelligenti, alle nanoparticelle, ai polimeri conduttivi, ai materiali nanostrutturati.
Tutti i materiali del progetto sono distribuiti con licenza Creative Commons sul portale e pertanto gratuiti per le scuole, a dimostrazione di come la collaborazione tra istituzioni formative e di ricerca possa portare ad una costante innovazione didattica anche a costi nulli per le scuole. Dal sito è possibile accedere alle videoguide, ai seminari, ma anche contattare i coordinatori del progetto per collaborare o chiedere indicazioni e chiarimenti.
Fonte: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia