Una distilleria scozzese ha inviato nello spazio del malto per vedere come matura in assenza di gravità

GRAVITÀ - Era stati portati lassù con una navicella automatica Progress nell’autunno scorso e ora sono nel vivo della sperimentazione che durerà un paio d’anni. Ardbeg è noto per la sua distilleria che sforna whisky di malto dal 1798. E i suoi esperti, per cercare di migliorare il prodotto, ora hanno addirittura pensato di alzare gli occhi al cielo e vedere se l’assenza di gravità influisce in modo particolare sul malto tanto da ricavarne benefici effetti utilizzabili anche sull’isola.
STUDIO - A rivelare l’insolito e primo tentativo è stato l’International Science Center di Edimburgo il quale ha spiegato in dettaglio l’operazione. L’obiettivo è studiare le molecole dei terpeni attive sul fronte degli aromi e che senza l’influenza del peso potrebbero subire qualche variazione interessante. Almeno così sperano gli sperimentatori. L’impegno è notevole perché alle spalle dei tecnici di Ardbeg ci sono gli specialisti della NanoRacks LLC, una società impegnata nel campo delle nanotecnologie.
«Studiando i processi di maturazione contiamo di ricavare suggerimenti da applicare anche nei sapori di altri alimenti», nota Michael Johnson, responsabile dell’indagine, «e persino nei profumi». Se il tutto funzionerà lo si proverà, comunque, nei laboratori terrestri riportando i campioni di malto ben chiusi nei loro marchingegni. Per evitare tentazioni. La prova con il whisky spaziale è prevista, al momento opportuno, tra le solide mura della distilleria scozzese.
«Studiando i processi di maturazione contiamo di ricavare suggerimenti da applicare anche nei sapori di altri alimenti», nota Michael Johnson, responsabile dell’indagine, «e persino nei profumi». Se il tutto funzionerà lo si proverà, comunque, nei laboratori terrestri riportando i campioni di malto ben chiusi nei loro marchingegni. Per evitare tentazioni. La prova con il whisky spaziale è prevista, al momento opportuno, tra le solide mura della distilleria scozzese.